Magnum. La grande agenzia fotografica raccontata per filo e per segno da Russel Miller, dalla nascita fino alla metAi?? degli anni ’90, quando l’agenzia doveva ancora compiere i suoi cinquant’anni. Un libro, corredato ovviamente dalle immagini dei fotografi Magnum, che un appassionato di fotografia non puA? non leggere. Sono raccontati aneddoti, brevi biografie, commenti dei piA? grandi fotografi del Novecento appartenenti alla Magnum. A cominciare ovviamente dai suoi fondatori: Henri Carter-Bresson, Robert Capa, George Rodger e David Seymour. Ma anche Phillip Jones Griffith, RenAi?? Burri, Werner Bischof, Elliott Erwitt, Inge Morath, Ernst Haas, Abbas, SebastiA?oAi??Salgado, Eugene Smith…e tanti altri.
Pagina dopo pagina si scopre che la Magnum, che A? una cooperativa, A? come una grande famiglia in cui tutti vogliono dire la loro, si litiga, si fa pace, ci si coalizza e ci si indebita. Non mancano rancori, separazioni piA? o meno consensuali, crisi depressive e finanziarie profonde…Ma alla fine il legame che tiene uniti i membri di una famiglia non si spezza e, volente o nolente, si rimane legati ad essa da un affetto profondo. E cosAi?? la Magnum A? sopravvissuta fino ad oggi nonostante abbia attraversato anni difficili, sia per la morte di molti dei suoi fotografati, caduti proprio mentre immortalavano con l’obiettivo eventi drammatici, sia per questioni finanziarie, dato che i suoi fotografi sono eccelsi nel fotografare, ma molto meno a gestire economicamente l’agenzia.
Ma Russel Miller non racconta solo le vicende dell’agenzia, ci svela anche i retroscena della nascita dei grandi reportage: la guerra di Spagna di Capa, la Russia di Cartier-Bresson, o i ritratti di James Dean di Dennis Stock, e ancora l’incontro con Che Guevara di RenAi?? Burri, l’Africa di George Rodger…
La Magnum ha fotografato tutta la seconda metAi?? del Novecento regalando a tutti noi immagini forti e di una bellezza indescrivibile. Sicuramente a questa agenzia dobbiamo la conoscenza visiva dei piA? grandi avvenimenti del secolo scorso e l’elevazione della fotografia ad arte.