Il cinema, la guerra, la solitudine, l’amore…Sono tutti temi che si intrecciano nel romanzo d’esordio dell’autrice iraniana Zahra ‘Abdi: A Tehran le lumache fanno rumore. Sullo sfondo la capitale, Teheran, una città sempre in movimento ma che nel romanzo si rivela il teatro delle angosce della società civile iraniana.
A Teheran le lumache fanno rumore è il racconto di tre donne, raccontato a due voci, che affrontano, ognuna con la sua indole, le difficoltà di essere donna in Iran. Difficoltà che però si possono ritrovare anche qui da noi in Occidente. Non sono donne docili quelle raccontate da ‘Abdi, anzi sono figure femminili che lottano per capire il passato e gli eventi che le hanno travolte. Con fatica, tenacia, coraggio e a prezzo di grandi sacrifici, queste donne sgomitano per emergere dalla sceneggiatura che è stata scritta da altri per loro.
Il cinema, iraniano e internazionale, è il filo che lega le pagine di questo libro, sono decine infatti i titoli citati dando un po’ la sensazione al lettore di immergersi in un film un po’ irreale che racconta invece la vita, quella vissuta.
Il romanzo di ‘Abdi si inserisce nel mondo delle scrittrici iraniane contemporanee che aprono una finestra su tutta una serie di eventi, da sempre raccontati da maschi, e dove le donne non sono mai protagoniste. La guerra tra Iran e Iraq, durata dieci anni e che ha causato più di un milione di morti, rappresenta sicuramente il dramma di cui le donne si vogliono riappropriare per raccontare la loro verità e non quella sbandierata dalla propaganda di regime.
La traduzione del libro è di Anna Vanzan, iranista e islamologa.
Zahra ‘Abdi, A Tehran le lumache fanno rumore
Francesco Brioschi editore, 2017
pp. 221, euro 16