Dimmi come mangi e mi dirai chi sei

Finalmente un libro che parla di cibo ma lo fa con un taglio originale. Come? Intervistando 14 personaggi del mondo dello spettacolo, delle istituzioni, della cultura, del giornalismo, dello sport sul loro rapporto con l’alimentazione.

I nomi, giusto per citarne qualcuno, sono quelli di Bruno Pizzul, Livia Pomodoro, Michele Serra, Moni Ovadia e Licia Colò. Nessuna ricetta di cuochi stellati in queste pagine, né saggi di esperti sull’alimentazione od opinioni di blogger del settore.

Per tutti si parte dalla stessa domanda: «Come definirebbe il suo rapporto con il cibo?». Quello che viene fuori sono 14 ritratti dati con pennellate decise, che ci permettono di conoscere un po’ più da vicino gli intervistati e tracciare con una linea più leggera la società dei nostri tempi attraverso il rapporto di ognuno di loro con la buona tavola. «L’uomo è ciò che mangia», diceva Ludwig Feuerbach.

Per Avati il rapporto con il cibo è «intenso». Per Enzo Bianchi «conviviale e meditato». Per Annamaria Testa di «blanda curiosità». Per Bruno Pizzul «edonistico». Le risposte, ovviamente, nel libro sono ben più argomentate ma già dalla scelta di questi primi aggettivi inizia a delinearsi la personalità degli intervistati, che si rende pienamente manifesta pagina dopo pagina, domanda dopo domanda.

«Parlare di cucina, di piatti tipici, di profumi e di sapori – scrivono gli autori – permette alle persone, anche quelle importanti, di togliere ogni maschera, di esprimere le proprie sensazioni e di raccontare i propri comportamenti in modo naturale e spontaneo. È una delle grandi magie del cibo». A entrare in gioco sono la convivialità, il piacere, la tradizione, il saper fare e, soprattutto, i ricordi, spesso nella loro veste più nostalgica.

Molto funzionale per la scrittura dell’opera editoriale è la complementarietà professionale dei due autori Paolo Corvo e Stefano Femminis. Il primo è direttore del Laboratorio di sociologia dell’Università degli studi di Scienze gastronomiche di Pollenzo, in provincia di Cuneo, il secondo è giornalista ed è stato per nove anni direttore del mensile Popoli. E in effetti in “Dimmi come mangi” il taglio giornalistico e quello sociologico ben si intrecciano, rendendo la lettura scorrevole e interessante.

Il libro è accompagnato da una prefazione di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food.

Paolo Corvo – Stefano Femminis
Dimmi come mangi. 14 interviste imprevedibili sul cibo
Terre di mezzo, 2015
174, 13.50 euro

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