L‘EXPO di Milano dedicata al cibo è stata inaugurata il 1 maggio ed è già un successo. Questo dimostra che, per tutto il mondo, nutrirsi non è solo un’esigenza ma soprattutto un piacere e una conoscenza da gustare anche solo in un unico piatto. Perchè solo uno? Giuliana Lomazzi, giornalista, autrice e food blogger nel campo dell’alimentazione e del benessere naturali, offre almeno tre motivazioni. Il poco tempo a disposizione per dedicarsi alla cucina (piatti da lavare compresi!) e per stare a tavola nella pausa lavoro. Il modello equilibrato che il piatto unico rappresenta, se ben costruito attraverso una corretta scelta dei macro e micronutrienti. La sua economicità.
Partendo da queste considerazioni e sbirciando nel piatto degli altri, alla ricerca di ingredienti sani e talvolta insoliti, l’autrice propone poco meno di 100 ricette di portate uniche della tradizione europea, dalla cucina del Mediterraneo d’occidente ai sapori di Norvegia, Danimarca, Finlandia e paesi baltici. Si tratta spesso, per sua stessa scelta, di piatti vegetariani o di pesce, legati al ritmo delle stagioni, a volte alleggeriti e adattati ai tempi moderni, visto che, come sottolinea, ora che facciamo molta meno attività fisica e viviamo in case riscaldate abbiamo bisogno di meno calorie dei nostri bisnonni.
Il mito da sfatare? Il piatto unico è molto più della veloce pasta al pomodoro che molti immaginano e questo libro ce lo insegna.