Ogni giorno siamo sommersi di programmi, serie TV, film, documentari, podcast di carattere storico. I videogiochi di maggior successo tra i più giovani, e penso ad Assasin’s creed o Age of empires, sono a tema storico. Ma nonostante tutto ciò a scuola la storia continua a essere una delle materie più noiose per gli studenti italiani. E quando le cose si mettono proprio male, la disciplina storica viene considerata inutile se non addirittura da eliminare dal piano delle materie scolastiche. Conserva ancora il suo fascino la storia del 900, ma solamente perché gli studenti vedono la storia contemporanea come la sola utile alla formazione dello studente; ahimè, il passato, soprattutto quello più lontano, non rappresenta più quella bussola utile ad orientarsi tra meandri del presente e della società.
Se a scuola la storia è noiosa, perché invece affascina tanto quando è la protagonista nei media? Negli ultimi anni i docenti di storia, e non solo, si sono messi in gioco per dare una risposta a questa domanda mettendo in campo tutta la loro esperienza e conoscenza per rinnovare la didattica. L’obiettivo è proprio quello di “svecchiare” la materia storica al fine di rendere comprensibile agli occhi dello studente le opportunità di crescita personale e sociale che la storia può aprire.
Insegnare il mondo antico di Fezzi e Panciera è un pratico manuale che supporta gli insegnanti della scuola primaria a trasmettere i lineamenti fondamentali della storia romana e greca applicando in classe una metodologia laboratoriale. La conoscenza passa attraverso l’attività esperienziale e non solo più per mezzo della tradizionale lezione frontale. È infatti un dato ormai assodato all’interno della comunità scientifica che l’apprendimento più profondo si ha quando si mettono alla prova abilità acquisite per formare nuove conoscenze. Il libro è diviso in due parti: nella prima vi è la parte più teorica di storia , politica, istituzioni e società delle civiltà greca e romana. Il tutto frutto di una rigorosa ricostruzione storica aggiornata, per fornire agli insegnanti gli strumenti necessari a districarsi con sicurezza tra realtà e il mito . La seconda parte invece raccoglie degli esempi pratici di unità didattiche di apprendimento che i maestri e le maestre possono utilizzare come base od esempio per costruire poi le lezioni laboratoriali.
Fondamenti di didattica (Bonaiuti, Calvani, ranieri) presenta un quadro organico della didattica, delle sue teorie, dei dispositivi attuativi e dei metodi di ricerca di cui si avvale. Il libro sarà sicuramente utile per coloro che sono sempre alla ricerca di suggerimenti e modelli di riferimento da utilizzare nella scuola. Non è un libro specifico sull’insegnamento della storia ma è comunque uno strumento utile per chi vuole approfondire la teoria della didattica. Flipper classico, media educazione, gestione dei conflitti, comunicazione non verbale, sistemi di valutazione, learning by doing… In questo manuale c’è tutto quello che può servire a un insegnante che vuole entrare in classe con un’idea precisa della metodologia di insegnamento.
Infine non si può trascurare il mondo degli audiovisivi. Se, come è già stato ormai dimostrato, la lezione frontale sta sempre più perdendo punti, il mondo dei media rappresenta la sfida che la scuola è chiamata ad affrontare di petto. Marco D’Agostini ha scritto questo manuale, Didattica con gli audiovisivi, presentando tutti gli strumenti multimediali che un insegnante può utilizzare per rendere le proprie lezioni più interattive e per aiutare gli studenti stessi ad un utilizzo consapevole dei media. Film, serie TV, podcast, immagini, musica, sono tutti strumenti analizzati nel dettaglio nel manuale. Di ogni strumento l’autore ne elenca le caratteristiche, ne presenta pregi e difetti e fornisce esempi di utilizzo didattico. Un volume pertanto che non può mancare nella sacca di un insegnate 3.0,
D’altronde le nuove generazioni vivono immersi nel presente, hanno a disposizione una tecnologia impensabile soli vent’anni fa e la rete è diventata un serbatoio infinito di informazioni e conoscenze. La scuola non può far finta che questi cambiamenti non siano avvenuti e soprattutto non può rimanere ferma, irrigidita sulle sue posizioni e ideologie. Questi manuali guideranno i docenti verso un nuovo modo di insegnare che unisce conoscenza, competenza e coinvolgimento.