“L’abito non fa il monaco” ma in questo caso potremmo dire che “il supporto fa il libro”; con questa idea il professore di papirologia Lucio Del Corso indaga, nella sua ultima ricerca edita da Carocci, Il libro nel mondo antico, la cultura libraria soffermandosi in particolare sul mondo ellenistico-romano. Il presupposto teorico alla base della sua analisi è molto chiaro: le caratteristiche di un libro (testuali, grafiche e materiali) seguono quelle della società all’interno della quali sono stati prodotti. Comprendere dunque la storia del libro è pertanto uno degli strumenti che gli studiosi hanno per ricostruire le pratiche culturali e dei contesti delle società antiche.
Lo storico affronta così più di mille anni di storia del libro analizzando i materiali su cui venivano scritti testi di ogni tipo: dalle tavolette di legno, alla pergamena, dalle ceramiche al papiro, fino ad arrivare al codice. Ma c’è dell’altro, perché il volume non è solamente uno studio approfondito di materiali ma è soprattutto la ricostruzione della cultura libraria dell’epoca.
Quando si pensa a un libro ci si sofferma sull’autore e sul testo senza riflettere sul fatto che vi è un mondo dietro. Ma fermandosi un attimo sono tanti gli interrogativi che possono emergere pensando al libro antico. Come scrivevano, su un tavolo o appoggiando la tavoletta sulle ginocchia? C’erano stanze per scrivere? Chi preparava l’inchiostro? Chi produceva le copie? Perché si è passati dal papiro al codice? Ma i libri si vendevano? Questo volume non può fornire tutte le risposte poiché, ahimè, tanto non sappiamo del mondo antico, ma grazie a questo testo, pagina dopo pagina, vediamo affiorare le botteghe librarie, il pubblico, i copisti, i mercanti, i ragazzi di bottega. Dalle pagine di quei libri antichi raccontati in questo testo emergono però elementi che aiutano a comprendere meglio la struttura delle società.
Il professore combina fonti letterarie e archeologiche per dipingere un affresco del mondo letterario e delle pratiche intellettuali dì un mondo, quello dei Greci e Romani, a cavallo tra Oriente e Occidente.