«Le immagini sono ovunque intorno a noi: nei computer, nei cellulari, nei negozi, sui giornali e in libri come questo. Possiamo vederle per le strade o in TV. Sono appese alle pareti delle case, nelle gallerie d’arte e nei musei. Non soltanto con le parole, ma anche attraverso le immagini, noi pensiamo, sogniamo, cerchiamo di capire il mondo che ci circonda».
L’artista David Hockney e il critico d’arte dello Spectator Martin Gayford firmano a 4 mani un bel libro dedicato alle immagini pubblicato in Italia da Babalibri (età di lettura dagli 8 anni).
Alla scoperta delle immagini è un vero e proprio viaggio che attraversa la storia di un prodotto comunicativo che accompagna l’umanità ancor prima della nascita del linguaggio. Scrive Hockney:
Mi piace immaginare come sia nato il primo dipinto: mentre qualcuno disegnava un animale, c’era probabilmente qualcun altro che stava lì a osservarlo e, nel vedere l’opera prendere forma, la sua percezione di quell’animale – del suo aspetto, dei suoi movimenti – cambiava per sempre diventando più chiara.
Da Lascaux all’iPad
Dipinti, fotografie, incisioni rupestri, fotogrammi, disegni realizzati con l’iPhone e con l’iPad. Gli autori non seguono un ordine cronologico nel presentare le opere. Un approccio meno tradizionale, che procede per collegamenti – leggendo il mondo delle immagini come un grande ipertesto – e rende la lettura più scorrevole e personale.
Ad aiutare a contestualizzare le opere secondo un ordine diacronico è l’appendice “La linea del tempo delle invenzioni” che «mostra quali strumenti gli artisti abbiano utilizzato e come le loro opere siano state influenzate dalle nuove invenzioni». Si parte dal 30 mila a.C. con le prime incisioni rupestri per arrivare agli anni 2000 con l’avvento di smartphone e tablet.
Il punto di vista dell’artista e del critico
In poco più di 100 pagine Hockney e Gayford toccano i punti salienti del nostro rapporto con le immagini, permettendo ai giovani lettori e lettrici di trovare risposta a molti interrogativi e di alimentare la sete di conoscenza.
Come sottolineano i due autori quando contempliamo l’arte cerchiamo fondamentalmente di rispondere a tre domande. «Perché è stata realizzata quest’opera?». «Cosa significa?». «Che cosa rappresenta questa immagine?». Ma dietro a questi interrogativi ce ne sono altri, altrettanto complessi, ai quali viene lasciato spazio negli otto capitoli del libro. Perché creiamo le immagini? Che cos’è un’ombra? Che cosa rende interessante un segno? Le immagini ci raccontano sempre la verità? Cos’è la prospettiva? Quali collegamenti ci sono tra pittura, fotografia e cinema?
In un gioco di passaparola, enfatizzato graficamente dall’utilizzo di due font differenti, Hockney e Gayford forniscono gli elementi utili per analizzare gli interrogativi aperti. Un dialogo in cui i punti di vista dell’artista e del critico d’arte si alternano vivacemente.
Il mio sguardo sulle cose
Alla scoperta delle immagini si rivela uno strumento utile per alimentare l’esercizio di osservazione nei più piccoli. Ma è uno strumento utile anche per capire che da sola l’osservazione non basta perché per creare un’immagine è necessario stabilire regole precise: le regole dettate dal nostro sguardo sulle cose.
Ognuno di noi guarda il mondo dal proprio punto di vista. Persino quando si osserva un piccolo oggetto quadrato – mettiamo una scatola – ciascuno lo vedrà in modo diverso dagli altri.
Il libro è uno stimolo per imparare a guardare come gli artisti il mondo in prima persona.
Siamo circondati da immagini, è vero. Ed è importante consegnare alle giovani generazioni gli strumenti per leggerle in modo critico, permettendo loro di mantenere uno sguardo curioso, aperto alle diversità e il più possibile libero da pregiudizi.
Alla scoperta delle immagini è impreziosito dalle colorate incursioni dell’illustratrice Rose Blake.
David Hockney – Martin Gayford
Alla scoperta delle immagini. Dalle caverne a internet
Babalibri, 2018
pp. 130, 24.50 euro