“Con tutto il bene che posso”: ri-conoscersi padre e figlio

Con tutto il bene che possoLa mossa di Franca è di quelle che fa saltare il banco quando il risultato della partita sembra già scritto.
È lei che decide di dare improvvisamente una scossa alla vita dei suoi due uomini, il marito Enzo e il figlio adolescente Daniele, spezzandone l’apparente tranquillità.
I due vivono insieme ma quasi non si conoscono, non comunicano. Troppo preso dal lavoro Enzo. Troppo preso da se stesso Daniele. Terribilmente simili nella loro diversità.
In mezzo, a mediare, c’è lei: Franca.

Sarà proprio Franca a segnare con forza l’inizio del cambiamento, mettendoli di fronte a un aut-aut: andrà via da casa e tornerà solo quando le cose tra i due miglioreranno. Una settimana nella più rosea delle aspettative. Sette giorni in cui Enzo e Daniele dovranno ritrovare un rapporto imparando a mettersi in discussione, a comunicare, a confrontarsi, a ri-conoscersi come padre e figlio.

In questo viaggio, che darà il via a un’altalena di emozioni, mettendo in dubbio più di qualche loro certezza, Enzo e Daniele saranno aiutati dalle rispettive passioni che scopriranno in parte essere condivise: la musica, la lettura, il ciclismo.
Sullo sfondo Firenze e la campagna toscana (ma provate a farcela stare la Toscana sullo sfondo).

Insieme, nei sette giorni in cui si dipana il racconto, Enzo e Daniele andranno a cercare alcune persone che hanno attraversato i loro rispettivi passati, più o meno recenti, altrettanti errori, nodi da sciogliere, conti in sospeso, non detti.
E poi c’è Sanzio, personaggio che compare in ben due capitoli del romanzo, in qualche senso la figura maschile che rappresenta, così come Franca, un elemento di unione tra Daniele e il padre. Anche con il fratello Sanzio Enzo ha qualcosa da risolvere.

Con tutto il bene che posso di Emiliano Gucci è edito da Giunti nella collana Arya dedicata alla fascia Young Adult.
Un bel romanzo, la cui lettura scorre diretta e veloce, senza fronzoli. Una storia che ci ricorda come per darci uno all’altro, in modo sincero, non solo nel rapporto tra padre e figlio, è necessario colmare quel senso di irrisolto che spesso alberga in ognuno di noi imparando a conoscere più in profondità prima di tutto noi stessi.
È un cammino in cui si pedala in salita ma prima o poi «la strada spiana un po’, quello che basta per respirare».

Emiliano Gucci
Con tutto il bene che posso
Giunti, 2020
pp. 180, 14 euro

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