Il Ferrante Aporti A? il carcere minorile di Torino che ha visto entrare e uscire migliaia di ragazzi per piccoli reati o per omicidi efferati. Don Domenico Ricca A? il sacerdote salesiano che dal 1979 ricopre il ruolo di cappellano.
In questo libro intervista Il cortile dietro le sbarre, il sacerdote, da tutti chiamato don Meco, racconta alla giornalista Marina Lomunno Ai??la sua esperienza allai??i??interno del carcere. Se pensate di trovarci rivelazioni su assassini piA? o meno noti o il racconto della vita dei detenuti rimarrete delusi. Infatti il cappellano A? molto chiaro su questo fin dalle prime pagine: prima di tutto bisogna rispettare i ragazzi e le loro storie. Don Meco racconta piuttosto la quotidianitAi?? allai??i??interno del Ferrante Aporti, i rapporti tra detenuti e guardie carcerarie, tra il carcere e il Tribunale dei minori. Emerge lai??i??importanza del creare una rete tra le istituzioni, le associazioni e la societAi?? civile in modo da non tagliare fuori dalla cittAi?? il carcere e i suoi ragazzi.
Leggendo Il cortile dietro le sbarreAi??ciA? che piA? colpisce A? lai??i??umanizzazione di questi ragazzi considerati da noi tutti semplicemente dei delinquenti. Invece Don Meco tutti i giorni si ritrova davanti, non i serial killer delle serie tv americane, ma solo dei ragazzi che hanno perso la strada. Potrebbero essere i nostri figli, fratelli, amiciai??i??.Sono ragazzi che non vivono piA? nella realtAi?? ai???normaleai???, ma in una fittizia che li travolge facendoli smarrire. Don Meco aiuta questi ragazzi a ritrovare sAi?? stessi. Ma la peculiaritAi?? del sacerdote salesiano A? quello di essere il cappellano non solo dei detenuti ma di tutti quelli che lavorano dentro il carcere: le guardie, gli educatori, il direttoreai??i??In questo modo il Ferrante Aporti si trasforma in una piccola comunitAi?? dove la punizione A? accompagnata dalla rieducazione che rimane la finalitAi?? della detenzione.
Don Meco ha fatto del Ferrante Aporti la sua vita e con questa lunga intervista esorta tutti noi, la societAi?? civile, a non consegnare alla gogna mediatica questi ragazzi ma ad aiutarli per far emergere il buono che cai??i??A? in loro.