Ecco le cinquine finaliste della quinta edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi nelle due categorie di concorso: +6, destinata a lettrici e lettori dai 6 ai 10 anni, e + 11, per le lettrici e i lettori dagli 11 ai 15 anni.
Il Comitato scientifico – presieduto da Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci, e composto da Tania Coleti (Scuola Primaria Alberto Manzi, Roma), Flavia Cristiano (Centro per il libro e la lettura), Fabio Geda (scrittore), Giovanna Micaglio (Istituzione Biblioteche di Roma), Martino Negri (Università degli Studi di Milano-Bicocca), Elena Pasoli (Bologna Children’s Book Fair) e Alessandra Starace (Libreria dei Ragazzi, Milano) – ha scelto e motivato così la selezione:
Categoria + 6
Daniela Carucci, Ruggiti, illustrazioni di Giulia Torelli, Sinnos
Ruggiti è una storia di amicizia e coraggio dai tratti surreali e piena di avventura e tenerezza che ha per protagonisti una bambina intraprendente e spavalda, un vecchio e maestoso leone e un meccanico con un debole per i trucchi di magia: insieme lotteranno – per amore e desiderio di libertà – contro i blu, cattivissimi e imbranatissimi rappresentanti delle forze dell’ordine. Il ritmo incalzante del racconto, costellato di sorprese e buffi colpi di scena, è sostenuto da un linguaggio frizzante che si articola in periodi estremamente brevi e incisivi non privi di una propria poesia.
Timothée De Fombelle, Capitano Rosalie, illustrazioni di Isabelle Arsenault, traduzione di Maria Bastanzetti, Mondadori
Drammatico e struggente, Capitano Rosalie racconta la personalissima missione di una bambina francese di cinque anni e mezzo col padre al fronte durante la Prima Guerra Mondiale; una missione che si compie con una duplice ma amara conquista: Rosalie impara a leggere, in segreto, e può così scoprire, da sola, una indicibile verità. La potenza evocativa della storia, narrata magistralmente dalla prospettiva di una bambina che si trova ad avere a che fare con un mondo degli adulti terribile e incomprensibile, si fonda sul mirabile equilibrio che De Fombelle e Arsenault riescono a infondere al dialogo tra parole e immagini nello spazio della pagina.
Susie Morgenstern, Vuoi essere mia amica?, illustrazioni di Claude K. Dubois, traduzione di Maria Bastanzetti, Babalibri
Andare a vivere in campagna, cambiare scuola, lasciare in città tutti gli amici nel bel mezzo dell’anno scolastico. Inizia con questo doloroso strappo la nuova vita di Juliette, che giorno dopo giorno lotta contro il destino avverso – «Non è giusto, però», continua a ripetersi – mobilitando tutte le proprie risorse interiori per trovare l’amica che possa aiutarla a sconfiggere lo sconforto e il senso di solitudine. Scritto con una grazia piena di pensiero e corredato da illustrazioni lievi eppure vive, intensamente espressive, il racconto invita il lettore a entrare con delicatezza nella ricchezza e nella complessità del sentire infantile, colto e narrato con straordinaria sensibilità.
Marta Palazzesi, Nebbia, Il Castoro
Ambientato in una cupa Londra di fine Ottocento, Nebbia è un romanzo in cui confluiscono molti motivi classici della letteratura per l’infanzia: il fascino della forza selvaggia della natura, il senso di giustizia, il desiderio di libertà. L’incontro fatale del protagonista, Clay, con quello che è spacciato – al circo dove è prigioniero – per l’ultimo lupo dell’Inghilterra farà scattare nel ragazzino il desiderio indomabile di restituire l’animale alla sua vita di selvatichezza e libertà: un impulso che si farà progetto e azione, dando al racconto i tratti di un’avventura, attraverso luoghi ignoti e insidie che tengono il lettore col fiato sospeso fino allo scioglimento finale grazie al quale, almeno simbolicamente, Clay libera anche se stesso.
Guido Quarzo, Anna Vivarelli, La danza delle rane, illustrazioni di Silvia Mauri, Editoriale Scienza
La danza delle rane è un giallo in miniatura ambientato nella seconda metà del Settecento e ha per protagonisti lo scienziato Lazzaro Spallanzani e un ragazzino di umili origini che il professore ha scelto come assistente. È la storia di un incontro che cambia la vita, dischiudendo nuovi orizzonti allo sguardo e al pensiero; ed è anche un viaggio nella storia delle idee – del loro entusiasmante dischiudersi e della tenacia necessaria a difenderle quando sono appena nate – reso attraverso un calibratissimo equilibrio tra la rievocazione di uno specifico contesto storico-culturale e la seduzione di un racconto avvincente, ricco di colpi di scena e sorprendenti scoperte.
Categoria +11
Annelise Heurtier, L’età dei sogni, traduzione di Ilaria Piperno, Gallucci
L’età dei sogni è un romanzo intenso e struggente, capace di suscitare uno sdegno profondo e di spingere chi legge, una volta finito il libro, a uscire per strada per fare del mondo un luogo migliore. Nel settembre del 1957 due ragazze di Little Rock stanno per iniziare la scuola: una, Grace, è bianca e benestante, l’altra, Molly, è di colore e fa parte di un gruppo di studenti afroamericani ammessi per la prima volta a frequentare un liceo da sempre riservato ai bianchi. Annelise Heurtier si ispira a fatti realmente accaduti per raccontare una storia antisegregazionista, che grazie a una lingua efficace e a un ritmo incalzante scava nel profondo della storia recente degli Stati Uniti e lascia un segno indelebile nell’anima del lettore.
Lynda Mullaly Hunt, Una per i Murphy, traduzione di Sante Bandirali, Uovonero
Ci sono romanzi in cui la possibilità offerta dal narratore in prima persona di farsi abitare dal lettore si esprime in tutta la sua potenza: Una per i Murphy è uno di questi. Carley Connors, che ha una madre tanto fragile da non riuscire a difenderla dalla violenza del patrigno e che viene data in affidamento a una famiglia solare, ma non scevra di conflitti, è un personaggio che s’imprime nella memoria con una forza rara. Lynda Mullaly Hunt tesse una trama fitta di domande e scoperte, di cadute e di rinascite, epica ma allo stesso tempo quotidiana. Una storia eccezionale nella normalità, che brilla per l’onestà e per il rispetto con cui l’autrice si è calata nella voce che la racconta.
Raffaella Romagnolo, Respira con me, Pelledoca Editore
Respira con me colpisce per l’intensità della lingua e per la sua capacità chirurgica di evocare sulla pagina, senza fare sconti, il duro conflitto tra un padre e un figlio adolescente. È la storia di una gita in montagna, dentro la potenza rigeneratrice della natura selvaggia, fuori dalla nebbia che avvolge la vita di Amedeo da quando sua madre è morta. Il cammino verso Punta Liberté è faticoso e non privo di pericoli, e la gita, che nelle intenzioni del padre ha una valenza rieducativa e simbolica, ben presto rischia di trasformarsi in tragedia. Raffaella Romagnolo sfida i lettori a camminare insieme a lei e ai protagonisti, usando anche le mani, se serve, per arrampicarsi dentro la storia.
Rebecca Stead, L’amore sconosciuto, traduzione di Claudia Valentini, Terre di Mezzo
L’amore, come recita il titolo del romanzo di Rebecca Stead, è uno sconosciuto fino a quando non ti investe mentre sei impegnata a fare altro: esattamente come Bridget viene investita da un’auto nel primo capitolo. A quel punto devi farci i conti, sapendo che ogni scelta è un rischio, e che diventare grandi è un gioco che ha tra le sue regole sia quella di imparare a conoscere se stessi, sia quella di riuscire a decifrare le azioni degli altri. L’amore sconosciuto è un romanzo dal respiro classico, costruito su una lingua morbida, elegante, e un montaggio sagace, che invita lettori e lettrici a interrogarsi sulle molte sfumature dell’affetto.
Florence Thinard, Meno male che il tempo era bello, illustrazioni di Veronica Truttero, traduzione di Sara Saorin, Camelozampa
Meno male che il tempo era bello è una storia capace di divertire, di sorprendere, e di nutrire l’amore dei lettori per il meraviglioso. Una biblioteca sradicata dalle proprie fondamenta alla deriva in mare aperto. Un gruppo di ragazzini che insieme ad alcuni adulti dovrà imparare a sopravvivere cercando informazioni nei libri che li circondano. Navigare nell’oceano della conoscenza è un’avventura che Florence Thinard racconta con levità e ironia, con uno sguardo pieno di stupore, e senza scordarsi di tenere il lettore con il fiato sospeso.