Rileggere la storia antica attraverso la geopolitica

Gli storici Franca Landucci e Giuseppe Zecchini raccolgono nel volume “Geopolitica del mondo antico” i saggi di importanti studiosi di storia antica per costruire un panorama geopolitico dell’area del Mediterraneo.

Il periodo è quello che va dal II millennio a.C. al VI secolo d.C., epoca dei grandi imperi dell’area mediterranea. Se infatti la storia moderna e contemporanea è analizzata seguendo anche il percorso geopolitico degli imperi e degli stati, quella antica invece è stata per tanti anni raccontata come una successione di imperi che avevano come unico obiettivo l’espansione militare. Fino a pochi anni fa il racconto storico del mondo antico sia nei manuali scolastici che nella divulgazione dei media è stato fortemente eurocentrico e dominato da date di battaglie e nomi di grandi condottieri. Da alcuni anni la ricerca storica ha invece spinto per un rinnovamento perché la storia antica non è solo l’eterna battaglia tra Atene e Sparta,  la lotta contro i Persiani autoritari, l’impresa di Alessandro Magno per poi terminare con l’impero romano che conquista l’Europa e il Medio Oriente. La storia antica non è solamente dominati da guerre ma è invece un lungo processo di incontro e scambio tra popoli abitanti un’area vasta.

Il merito di questo volume edito da Carocci è proprio quello di essere costruito per far emergere il quadro politico, economico e sociale del Mediterraneo osservato attraverso la lente della geopolitica. Come accade ancora oggi, anche all’epoca la strategia politica era un elemento chiave che guidava le scelte dei sovrani. Il fabbisogno economico, le spinte sociali, le disuguaglianze demografiche e religiose sono alla base di processi sovranazionali che hanno plasmato quella che è oggi l’area mediterranea.  Si pensa la storia antica come la successione dell’impero romano al fervore culturale delle poleis greche dimenticando per esempio che la Mesopotamia è stata il cuore politico e culturale del mondo a est del Mediterraneo per ben 2500 anni. Non si riflette abbastanza sul fatto che la civiltà persiana ha mantenuto la propria egemonia culturale e religiosa dal VI secolo a.C. al VI secolo d.C. e soprattutto non ci si sofferma a comprendere quanto il Mediterraneo sia stato il mare che ha permesso sì i commerci ma soprattutto gli scambi culturali e religiosi che hanno plasmato tutte le civiltà che vi gravitavano attorno: dai Greci, ai Romani, agli Egizi, agli Ittiti, dai Celti ai Persiani, ai Fenici. Oggi noi europei siamo figli di tutte queste civiltà, e il Mediterraneo tutto, non solo quello delle nostre coste italiche, spagnole e greche, è la nostra casa.

Geopolitica del mondo antico

F. Landucci, G. Zecchini
Carocci, 2023
Pp. 266, euro 27 

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