Concentrandosi solo sul testo si impiegherebbero poco meno di dieci minuti a leggere “Ti aspetto”, l’ultimo libro di Rébecca Dautremer edito da Rizzoli.
La storia è quella di un appuntamento vissuto nell’attesa dal protagonista, il coniglietto Jacominus Gainsborough.
Allora siamo d’accordo? «A MEZZOGIORNO IN PUNTO!»
Il tempo che lo separa dal vedere Dolce, la sua innamorata, sembra infinito. A scandirlo, pagina dopo pagina, lo scorrere dei minuti che passano e la speranza crescente di Jacominus di rivederla ancora una volta prima che salpi la nave sulla quale sta aspettando la partenza.
Se invece ci si concentra sulle illustrazioni finemente intagliate di questo libro, che ne fanno un’opera del tutto speciale e poetica, c’è il rischio di perdersi tra le sue pagine.
I dettagli sono minuziosi. Impossibile coglierli tutti, se non dopo ripetute, attente, certosine osservazioni. Il gioco di prospettive tra uno scenario intagliato e l’altro fa sì che chi legge si ritrovi immerso nella storia, attraversandola.
Come scrive Rébecca Dautremer nella breve prefazione:
…se attraverserai questo libro con gli occhi, ti ci potrai rifugiare, in tutta tranquillità, ogni volta che ne sentirai il bisogno.
È vero. Ha ragione: sfogliare per credere! E avete ragione anche voi. Non si anticipano i finali. Ma questa volta noi di Libermanet lo facciamo. Sapete perché? Dopo tanta, crescente attesa c’eravamo anche noi, lettori e lettrici di Ti aspetto, sulla banchina di quel porto. Eravamo lì mentre Jacominus e Dolce si stringevano fra le braccia e si salutavano. Abbiamo sentito la loro promessa: «aspettami!».
Rébecca Dautremer
Ti aspetto
Rizzoli, 2019
pp. 210, 45 euro